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Siti WEB a bassa emissione di carbonio

Secondo la Yale University, l'utilizzo di Internet è aumentato del 40% in tutto il mondo nel 2020, innescando una domanda di 42,6 milioni di megawatt-ora di elettricità aggiuntiva. Per compensare ciò sarebbe necessaria una foresta doppia rispetto al Portogallo. La progettazione di siti Web a basse emissioni sta spianando la strada a un'esperienza digitale meno inquinante.

La digitalizzazione è destinata a svolgere un ruolo centrale nel percorso di recupero dal Covid-19, ma l'impatto ambientale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione dovrebbe essere preso in considerazione. Con i consumatori che diventano più consapevoli dell'impatto ambientale delle e-mail promozionali non aperte, delle ricerche su Google e dello shopping online, i marchi devono rivedere le loro piattaforme digitali e riprogettare per un futuro consapevole del carbonio.

Recenti ricerche di Save on Energy si rivolgono all'industria della moda. Lo studio ha analizzato l'impatto delle ricerche nel Regno Unito di marchi di vendita al dettaglio di moda online e ha scoperto che Next è il più grande contributore totale del Regno Unito, con visite al sito Web che generano un potenziale 14.000 kg di CO2 al mese.

Alcune aziende stanno già reagendo. Lo studio di design italiano FormaFantasma ha rilanciato il suo sito web a basse emissioni di carbonio, offrendo ai visitatori la possibilità di passare alla modalità scura, utilizzando piccole immagini, caratteri tipografici di base e un logo creato da simboli Unicode standard. Il sito web di design del Regno Unito Dezeen ha annunciato piani per seguire l'esempio, concentrandosi prima sull'ottimizzazione delle immagini.


 

Come è possibile agire:

concentrarsi su newsletter via e-mail, archivi di immagini, video e scelte di font. Piccole modifiche possono fare una grande differenza.



 

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