Sviluppare l'innovazione nel packaging come parte dell’impegno per la sostenibilità, sperimentando nuovi materiali a base biologica e creando intelligenti soluzioni innovative.
In Indonesia, i marchi si stanno rivolgendo a colture tradizionali come alghe, amido di manioca e fibre di canna da zucchero per creare alternative sostenibili agli imballaggi in plastica. Avani Eco, un'azienda balinese, produce borse della spesa a base di manioca e contenitori per alimenti da asporto a base di bagassa, un residuo secco e fibroso derivante dalla lavorazione della canna da zucchero.
A Singapore, il marchio di lifestyle artigianale a rifiuti zero The Verdant Lab offre ai clienti una gamma di prodotti liquidi in bottiglie riciclate che possono essere restituite al negozio, oltre a saponi solidi a rifiuti zero avvolti in carta glassina e confezionati in scatole di carta riciclata al 100%.
Allo stesso modo, negli Stati Uniti, il marchio di cosmetici CoverGirl ha ridisegnato il packaging della collezione Clean Pressed Powder riducendone il volume del 35%.
In Europa, il Kellogg Europe's Wellbeing Manifesto mira a ridurre l'impronta di carbonio degli imballaggi dei cereali rimuovendo l'eccesso di aria nel sacchetto di avvolgimento e riducendone le dimensioni. Questa azione ridurrà l'impatto delle sul CO2 di circa 700 tonnellate all'anno.
Come è possibile agire:
riprogettare e ridurre il volume di imballaggi e contenitori optando quando possibile per il sottovuoto. Sostituire la plastica con alternative a base biologica, collaborando con fornitori di imballaggi sostenibili.
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