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Convivenza

Gli espositori del Fuorisalone hanno proposto soluzioni per un futuro condiviso, seguendo la conversazione proposta dal tema conduttore della 17° Biennale di Architettura di Venezia: 'Come vivremo insieme?'.

Lo studio di architettura italiano ADML ha presentato il progetto Happy Stations, che presenta costruzioni utopiche di domani basate sul concetto di condivisione. I punti di partenza sono gli spazi comuni: dai giardini che coltivano il proprio cibo alle aree hobby, oltre a spazi di lavoro o biblioteche per lo studio e la meditazione.

Muoversi verso città più verdi che supportano i sistemi naturali sarà fondamentale per la società e la progettazione degli spazi pubblici può svolgere un ruolo chiave in questa direzione. Il produttore norvegese Vestre ha lanciato una collezione sperimentale di mobili per esterni, intitolata Habitats, progettata per servire allo stesso modo esseri umani, piante e animali. I pezzi, che includono panchine con aperture per piante o alberi caduti, lavorano in armonia con il paesaggio contribuendo a promuovere la biodiversità.


Urban Stem di Rollo Bryant promuove la biodiversità anche negli spazi pubblici proponendo una lampada che funge anche da rifugio e nido per la flora e la fauna.

L'abitare condiviso avrà anche un impatto sui mobili, come divani di grandi dimensioni o design modulari come l'isola cucina flessibile dell'agenzia multidisciplinare Dedàleo con sede a Milano o la collezione Click di arredi multifunzionali e modulari di Zerocollective.



 

Come è possibile agire:

riprogettare e ridurre il volume di imballaggi e contenitori optando quando possibile per il sottovuoto. Sostituire la plastica con alternative a base biologica, collaborando con fornitori di imballaggi sostenibili.


 


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